Fu una ricorrenza quella che spinse a fondare, nel 1950, il Concorso Internazionale di Musica “Giovan Battista Viotti”. S’intendeva celebrare i settant’anni dalla nascita della Società del Quartetto di Vercelli, un sodalizio musicale sorto nel XIX secolo, a emulare quello istituito a Milano per opera di Arrigo Boito. Interrotta l’attività durante il periodo bellico, il Quartetto meritava di essere ripristinato; si creò così un “quartetto” spontaneo di musicisti e musicofili, che incominciò a organizzare stagioni musicali.
L’idea di fondare un concorso musicale fu di Joseph Robbone, insegnante di matematica e raffinato compositore, chiamato a far parte della giuria del Concours International d’Exécution Musicale di Ginevra nel 1949.
Il primo Concorso si svolse presso la Sala Grande del Museo “Borgogna” dal 16 al 25 ottobre 1950 subito con tre sezioni: pianoforte, quartetto d’archi e composizione. A lungo il Viotti poté vantare il primato di competizione polistrumentale. Parteciparono 19 pianisti, 2 formazioni cameristiche e 18 compositori da nove paesi (Italia, Belgio, Francia, Grecia, Jugoslavia, Messico, Svizzera, Ungheria, Unione Sovietica). Vinse Jean Micault, venticinquenne di Parigi, che suonò l’Appassionata di Beethoven. Tra i giurati, Giulio Confalonieri, Gino Tagliapietra, Rina Sala Gallo e Franco Mannino.
L’anno successivo si aggiunse la sezione di canto e, via via negli anni, violino, danza, musica da camera, duo di pianoforte, chitarra, clavicembalo, corno, clarinetto, fagotto, flauto, oboe, organo, tromba, trombone, violoncello e duo di sonata, con diversa calendarizzazione.
Il Concorso prese immediatamente piede; nel 1954, anno in cui si depositò lo Statuto della Società del Quartetto, gli iscritti a pianoforte erano già 95, fino ad arrivare al record di 189 iscritti nel 1984; sempre affollatissima la sezione di canto (229 iscritti nel 1954).
Nel 1957 la fondazione della Federazione Mondiale di Ginevra fornisce le regole standard per tutte le competizioni internazionali; il “Viotti” le ha sempre osservate alla lettera. Nel 1986 vengono fissate tre sezioni annuali: pianoforte, canto e violino/musica da camera; dal 2006 si sceglie di bandire una sola sezione all’anno, alternativamente quella di pianoforte e quella di canto.
Robbone fu presidente e direttore artistico del Concorso fino alla morte, nel 1984. Ha raccolto la luminosa eredità del marito Maria Arsieni Robbone, che ha affidato la direzione artistica a Giuseppe Pugliese (1985-2002) e poi a Pietro Borgonovo (2003-oggi).
La Sezione Archivi di questo sito non può dar conto degli oltre diecimila concorrenti che hanno cercato di vincere il “Viotti”, ma, scorrendo i nomi dei vincitori e dei giurati, si legge la storia universale della musica del Novecento. Citiamo, a titolo esempio, qualche nome, in ordine alfabetico: